mercoledì 24 maggio 2017

Spezie: La noce moscata

Mercante di Noce Moscata - Tractatus de herbis, Francia, XV sec.


Pianta equatoriale originaria delle isole Banda (Molucche), diffusa in Indonesia e Malesia, successivamente esportata a Ceylon, Madagascar e Antille. Il frutto è simile ad una albicocca color giallo pallido, con polpa biancastra che racchiude un grosso nocciolo bruno dal guscio traslucido, rivestito da un arillo reticolato di colore vivace che va dal rosa arancio al rosso mattone. Il termine "noce moscata" si è formato in epoca medievale, in alternanza a nux miristica (dal lat. muscus e dal greco myron, confezione profumata).

Le principali vie commerciali in Oriente erano originariamente due (le stesse dei chiodi di garofano): a nord verso le Filippine e la Cina e ad Ovest verso la penisola malese e l'India (Sanscrito: jati-phala; Malese: pala; Cinese: joutou-k'ou).
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Mattioli (1568) sosteneva che la noce moscata fosse conosciuta gia nell'antichità classica; Plinio, XII, 135, affermava che dalla noce si estraesse un profumo quasi altrettanto piacevole che il cinnamum.

Nella cucina medievale veniva aggiunta sul pesce bollito o nel pan di zenzero ed era nota anche per rinfrescare il respiro e confortare lo stomaco.

Fonti:
Enrico Carnevale Schianca - La cucina medievale: Lessico, storia, preparazioni - Firenze, Olschki
Alessandro Faro - Le spezie e il Medioevo: tra il quotidiano e l'immaginario
I discorsi di P.A Mattioli (1568)